L'origine della tradizione salumiera Calabrese risale all'epoca della colonizzazione greca delle coste ioniche. Le prime testimonianze della lavorazione di carni suine risalgono al secolo XVII, quando in un'opera intitolata ''Della Calabria Illustrata'' se ne menzionano specifiche tecniche di lavorazione.
Non si tratta solo di un’esigenza alimentare, bensì di condivisione e socializzazione: intorno ai tempi e alle modalità del rituale della macellazione del maiale si scambiano servizi di collaborazione, si determinano i ruoli, si formano proverbi, canti e racconti . Tutto ciò è documentato nella letteratura folklorica calabrese: ''Cu si marita esti cuntentu nu iornu, ma cu ammazza fu porcu godi 'n annu'' (Chi si sposa è felice un giorno, mentre chi ammazza il maiale gode per tutto un anno).
Il Filettuccio
A Roseto c.s. si rispetta da sempre la tradizione di lavorazione del maiale. ll Filettuccio è un salume di alta qualità prodotto in questa zona, ha un gusto particolare e delicato e una colorazione con sfumature di rosso.
La Soppressata De.Co.
La soppressata è un insaccato simile alle salsicce tradizionali. Il nome deriva dal verbo soppressare (stringere con soppressa) ossia dall'azione compiuta mentre il salume è ancora in fase di essiccazione, dandogli la caratteristica forma appiattita.
La Salsiccia De.Co.
A Roseto C.S. si rispetta da sempre la tradizione e la salciccia è una istituzione del paese, ha un gusto particolare e intenso, nonché la colorazione di rosso che la rende desiderabile al Comune mortale.
Questi salumi, che entrano a far parte di prelibate ricette, possono essere gustati da soli, serviti come antipasti insieme a formaggi tipici, abbinata al pane o meglio ancora alla Pitta Liscia De.Co. di Roseto C.S.